Malattia cardiovascolare: blocco del sistema renina-angiotensina e funzione cognitiva nei pazienti ad alto rischio


I fattori di rischio cardiovascolare sono associati a demenza e decadimento cognitivo.

Sono stati studiati gli effetti del blocco del sistema renina-angiotensina sulla funzione cognitiva in pazienti di età uguale o superiore a 55 anni con malattia aterosclerotica o diabete mellito con danno organico terminale in 2 studi clinici.

Nello studio principale, ONTARGET, uno studio randomizzato e controllato e in doppio cieco, sono stati valutati in 25.620 partecipanti gli effetti sugli esiti cardiovascolari di dosi standard di Ramipril ( Triatec ) [ un inibitore dell’enzima che converte l’angiotensina ( ACE-inibitore ) ], Telmisartan ( Micardis ) [ un bloccante del recettore dell’angiotensina ], e una combinazione di questi farmaci.

Nello studio parallelo TRANSCEND, gli effetti di Telmisartan sono stati confrontati con quelli del placebo in 5.926 partecipanti intolleranti agli Ace inibitori.
Gli esiti secondari includevano decadimento cognitivo ( definito da diagnosi riportata dagli investigatori di demenza o disfunzione cognitiva significativa o un punteggio minore o uguale a 23 alla scala Mini-Mental State Examination [ MMSE ] ) e declino cognitivo ( una diminuzione 3 o più punti alla scala MMSE dal basale durante il follow-up ).

Le analisi sono state effettuate per intention-to-treat.

I dati provenienti da questi studi sono stati aggregati e utilizzati per identificare i predittori basali di decadimento cognitivo e della sua frequenza in accordo con la pressione sistolica media durante il follow-up.

Nel corso di un follow-up di 56 mesi ( valore mediano ) nello studio ONTARGET, il decadimento cognitivo si è manifestato in 652 ( 8% ) dei 7.865 pazienti trattati con Ramipril, 584 ( 7% ) dei 7.797 nel gruppo Telmisartan e 618 ( 8% ) dei 7.807 assegnati al trattamento di combinazione ( combinazione vs Ramipril, odds ratio [ OR ] 0.95, p=0.39; Telmisartan vs Ramipril, OR=0.90, p=0.06 ).

I corrispondenti dati del declino cognitivo sono stati 17%, 17% e 17%, in ciascuno dei gruppi, rispettivamente ( Telmisartan vs Ramipril, OR=0.97, p=0.53; combinazione vs Ramipril, OR=0.95, p=0.28 ).

Nello studio TRANSCEND, il decadimento cognitivo si è manifestato in 239 ( 9% ) dei 2.694 partecipanti trattati con Telmisartan rispetto a 245 ( 9% ) dei 2.689 assegnati a placebo ( OR=0.97, p=0.76 ).

I numeri corrispondenti per il declino cognitivo sono stati 17% e 16% ( OR=1.10, p=0.22 ).

In conclusione, nei pazienti con malattia cardiovascolare o diabete mellito, diversi approcci per il blocco del sistema renina-angiotensina non hanno avuto effetti chiari sugli esiti cognitivi.
Benché i pazienti con i livelli più bassi di pressione sistolica hanno mostrato il maggiore mantenimento della funzione cognitiva, le analisi di meta-regressione non hanno mostrato alcun beneficio dall’abbassamento della pressione sanguigna sula cognizione in moliti anni di trattamento. ( Xagena_2011 )

Anderson C et al, Lancet Neurol 2011; 10: 43-53

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