Neuropatia motoria multifocale: terapia a lungo termine con alte dosi di immunoglobulina per via sottocutanea


Nella neuropatia motoria multifocale, l’unico trattamento è basato su alte dosi di immunoglobulina per via endovenosa.

L’auto-infusione sottocutanea con immunoglobulina G aumenta l’autonomia dei pazienti e la flessibilità del trattamento e potrebbe essere associata a meno effetti collaterali grazie a un picco più basso dei livelli di immunoglobulina.

In uno studio recentemente condotto su 9 pazienti con neuropatia motoria multifocale, è stato osservato che l’infusione sottocutanea con immunoglobulina G preserva la forza muscolare per qualche mese di trattamento.

In totale, 5 pazienti hanno preferito continuare l’infusione sottocutanea con immunoglobulina G dopo lo studio, e 1 ha scelto di effettuare l’infusione sottocutanea con immunoglobulina G.

In uno studio su una serie di casi, a questi 6 pazienti affetti da neuropatia motoria multifocale responsivi a trattamento con immunoglobulina per via endovenosa e in terapia di mantenimento a lungo termine con infusione sottocutanea con immunoglobulina G, è stata somministrata per 2 anni una dose equivalente al loro precedente regime a base di immunoglobulina per via endovenosa.

I pazienti sono stati valutati prima e dopo 3, 6, 9, 18 e 24 mesi dall’inizio del trattamento.

Il dosaggio dell’infusione sottocutanea con immunoglobulina G è risultato compreso tra 13 e 51 g a settimana, che corrisponde a un volume da 80 a 320 mL somministrati per infusione 2 o 3 volte a settimana.

Non è stato riportato alcun effetto collaterale maggiore e le reazioni locali cutanee sono risultate lievi e transitorie

I punteggi di decadimento e disabilità sono rimasti immutati e la forza muscolare isocinetica è risultata stabile con un aumento mediano di 3.7% al follow-up.

In conclusione, questo studio ha mostrato che l’infusione sottocutanea con immunoglobulina G a lungo termine rappresenta un approccio terapeutico alternativo all’immunoglobulina per via endovenosa e importante per alcuni pazienti e inoltre porta prove di tollerabilità e sicurezza in questo piccolo gruppo di pazienti ( n=6 ) con neuropatia motoria multifocale che hanno preferito l’infusione sottocutanea con immunoglobulina G all’immunoglobulina per via endovenosa. ( Xagena_2010 )

Harbo T et al, Neurology 2010; 75: 1377-1380



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