Donne in postmenopausa: la terapia ormonale riduce i volumi cerebrali regionali


Un gruppo di Ricercatori statunitensi, coordinati dai National Institutes of Health, ha condotto uno studio per determinare se la terapia ormonale in menopausa fosse in grado di influenzare i volumi cerebrali regionali, incluse le regioni ippocampale e frontale.

Sono state ottenute immagini di risonanza magnetica ( MRI ) cerebrale in un sottogruppo di 1.403 donne, di età compresa tra 71 e 89 anni, che avevano partecipato al Women’s Health Initiative Memory Study ( WHIMS ).
Il WHIMS era uno studio ancillare della Women’s Health Iniziative, consistente in 2 studi randomizzati, placebo-controllati: 0,625 mg di Estrogeno equino coniugato ( CEE ) con o senza 2,5 mg di Medrossiprogesterone acetato ( MPA ) sotto forma di una compressa al giorno.

La risonanza magnetica per immagini è stata effettuata, in media, 3 anni dopo lo studio CEE + MPA e 1,4 anni dopo lo studio solo CEE.; gli intervalli medi di follow-up nello studio sono stati di 4 anni per CEE + MPA e di 5,6 anni per CEE da solo.

Rispetto al placebo, il volume medio del lobo frontale è risultato di 2,37 cm3 inferiore nelle donne assegnate a trattamento con terapia ormonale ( p = 0,004 ), il volume ippocampale medio è risultato leggermente ( 0,10 cm3 ) inferiore ( p = 0,05 ), e le differenze nel volume cerebrale totale si sono avvicinate alla significatività ( p = 0,07 ).

Sono stati ottenuti risultati simili per CEE + MPA e CEE da solo.

Le riduzioni nei volumi ippocampali legate alla HT sono risultati maggiori nelle donne con più bassi punteggi alla scala 3MS ( Modified Mini-Mental State Examination ) ( punteggi minori di 90 ) al basale.

In conclusione, gli estrogeni equini coniugati con o senza Medrossiprogesterone sono associati a una maggiore atrofia cerebrale tra le donne a partire dai 65 anni; tuttavia, gli effetti avversi sono più evidenti nelle donne con deficit cognitivo presente prima dell’inizio della terapia ormonale. ( Xagena_2009 )

Resnick SM et al, Neurology 2009; 72: 135-142



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