Coloro che bevono caffè presentano un più basso rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.
Uno studio ha coinvolto 8004 uomini nippo-americani, seguiti per un periodo di 27-30 anni. Centodue uomini sono stati colpiti dalla malattia.
Tra i non bevitori di caffè il rischio relativo di sviluppare la malattia di Parkinson in un periodo di 30 anni è stato 5,1 volte superiore rispetto ai bevitori di caffè.
Nel gruppo sottoposto a controllo per 27 anni, il rischio relativo è stato di 3.
Sono state esaminate le sostanze presenti nel caffè, tra cui la niacina, ma nessuna associazione è stata trovata tra la loro assunzione ed il rischio di sviluppare la malattia di Parkinson.
(Webster Ross G et al, JAMA 2000 ; 283 :2674-2679)
Xagena Search
MedTv
- Antibiotici nel trattamento della Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva riacutizzata
- Polmoniti comunitarie - Percorso Diagnostico-Terapeutico
- Terapia Antibiotica per le Infezioni Urinarie Non-Complicate Cistite
- Sinusiti Mascellari Odontogene
- Terapia Antibiotica Empirica
- Linee Guida per il Trattamento delle Sinusiti Batteriche Acute negli Adulti e nei Bambini
- Ruolo della Betaistina nel trattamento di pazienti con sintomi vertiginose
- Cosa fare di fronte al paziente che riferisce vertigini?
- Resistenza batterica agli antibiotici
- Basi per il corretto impiego degli antibiotici in Medicina Generale
MedVideo
- Advanced thyroid cancer: TRK fusions target treatment
- Linee Guida per il Trattamento delle Sinusiti Batteriche Acute negli Adulti e nei Bambini
- Terapie innovative nelle malattie linfoproliferative: update post ASH 2021
- Terapie immunologiche nelle neoplasie mieloidi
- Aggiornamenti da International Myeloma Workshop 2021
- Ruolo dell'immunoterapia nella prima linea di terapia del NSCLC
- Resistenza batterica agli antibiotici
- Basi per il corretto impiego degli antibiotici in Medicina Generale
- Prospettive nella terapia di prima linea del carcinoma polmonare non a piccole cellule non-oncogene-addicted
- Covid-19 e neoplasie ematologiche