I triptani nell'attacco di emicrania: la resa dei conti
A cura di Fabio Antonaci, Istituto Neurologico Mondino, Pavia
I triptani sono agonisti selettivi dei recettori serotoninergici (1B/1D) molto efficaci nel trattamento dell'emicrania. Ferrari e collaboratori hanno recentemente condotto uno studio comparando tutti i dati grezzi dei 53 studi controllati (24089 pazienti) disponibili sull'emicrania in termini di efficacia e tollerabilità. L'assunzione orale di 100 mg di Sumatriptan ha evidenziato una risposta a 2 h nel 59% (da moderato o severo a lieve o dolore assente); risoluzione della crisi nel 29%, persistenza del risultato nel 20% (assenza del dolore a 2 h senza recidive o uso di altri analgesici nelle 24 ore successive, consistenza della risposta nel 67% efficacia in almeno 2/3 degli attacchi), presenza di un effetto collaterale (sottraendo quelli da placebo) nel 13%. Il paragone con altri triptani ha evidenziato che 10 mg di Rizatriptan avevano migliore efficacia e consistenza e simile tollerabilità; 80 mg di Eletriptan avevano migliore efficacia, simile consistenza ma più bassa tollerabilità; 12.5 mg di Almotriptan avevano stessa efficacia a 2 h ma erano migliori negli altri paramentri; 2.5 mg di Naratriptan e 20 mg di Eletriptan avevano minore efficacia e migliore tollerabilità; 2.5 mg e 5 mg di Zolmitriptan, 40 mg di Eletriptan, e 5 mg di Rizatriptan avevano risultati analoghi. Complessivamente tutti i triptani sono efficaci e ben tollerati, ma 10 mg Rizatriptan, 80 mg di Eletriptan e 12.5 mg Almotriptan hanno maggiori possibilità di successo. ( Xagena_2001 )
(Lancet 2001;358 :1668-75)