Studio EVIDENCE : nuove indicazioni sullo schema posologico dell' interferone beta-1a
Nello studio EVIDENCE sono stati inclusi 677 pazienti con Sclerosi Multipla recidivante-remittente presso 56 centri di 9 paesi tra Nord America e Europa. I pazienti in trattamento o con Rebif (interferone beta-1a) 44 mcg tre volte alla settimana o con Avonex (interferone beta-1a) 30 mcg una volta a settimana sono stati sottoposti ripetutamente a risonanza magnetica e valutazioni cliniche. Nel corso dello studio sia i radiologi che i neurologi valutatori non erano a conoscenza di quale farmaco i pazienti stessero assumendo. La valutazione dell'endpoint primario e del principale secondario era stabilita alla ventiquattresima settimana: entrambi gli obiettivi sono stati raggiunti. Durante lo studio i pazienti sono stati seguiti per un totale di 48 settimane.
L'endpoint primario dello studio è stato valutare la percentuale di pazienti senza ricadute dopo 24 settimane, espresso come percentuale di rapporto proporzionale. Il rapporto che ne risulta è di 1.9. Ciò significa che i pazienti trattati con Rebif hanno il 90% di possibilità in più di essere liberi dalle ricadute durante il periodo di osservazione paragonati ai pazienti trattati con Avonex Questo risultato è altamente significativo dal punto di vista statistico con un valore p di 0.0005. La scoperta si basa su una riduzione relativa del 32% nella percentuale di pazienti trattati con Rebif che subiscono delle ricadute rispetto a quelli trattati con Avonex.
Il principale endpoint secondario è la riduzione nelle lesioni attive uniche combinate misurate dalla risonaza magnetica dopo 24 settimane. I pazienti trattati con Avonex mostrano un 50% in più di nuove lesioni cerebrali rispetto a quelli trattati con Rebif. Anche questo risultato è altamente significativo dal punto di vista statistico con un valore p minore di 0.0001. ( Xagena_2001 )