Malattia di Alzheimer

La malattia di Alzheimer prende il nome da Alois Alzheimer (1864-1915), il neurologo tedesco che per primo la descrisse intorno al 1910. Si tratta di una malattia degenerativa delle cellule cerebrali che provoca demenza, cioè un declino progressivo delle funzioni intellettive e della memoria, con alterazioni della personalità e del comportamento.

Le persone malate perdono progressivamente la loro autonomia, fino a diventare totalmente dipendenti dagli altri per le necessità più elementari, come lavarsi, vestirsi, mangiare. La malattia si manifesta prevalentemente dopo i 60 anni, anche se esistono casi molto più rari di esordio fra i 30 e 50 anni. Costituisce un vero problema sociale: recenti statistiche indicano che in Italia i malati sono più di 500mila, e che nella maggior parte di casi la loro cura pesa totalmente sui familiari; in oltre la metà dei casi i familiari di persone affette dalla malattia si occupano a tempo pieno della cura del malato.

Anche se la malattia di Alzheimer è la causa più frequente di demenza ( il 50-70% di coloro che soffrono di demenza hanno la malattia di Alzheimer ) la demenza può essere dovuta anche ad altre patologie, come la malattia di Parkinson, la malattia di Huntington, la demenza multi infartuale ( MID ) causata da ictus multipli, la malattia di Creutzfeldt-Jacob ( CJD ) e la malattia di Pick.
Tutte queste patologie possono presentare sintomi simili, ma uno specialista è in grado di effettuare una diagnosi differenziale". ( Estratto da informagene.it , il servizio di informazioni Telethon ).