Il trattamento con Litio non produce benefici nella sclerosi laterale amiotrofica
Uno studio ha evidenziato che il Litio ( Carbolithium ) non è efficace nel trattamento di pazienti affetti da sclerosi laterale amiotrofica ( anche nota come SLA o malattia di Lou Gehrig ).
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Neurology.
La sclerosi laterale amiotrofica è una malattia progressiva del sistema nervoso che causa debolezza muscolare, anche a livello dei muscoli che controllano la deglutizione e la respirazione.
Nella maggior parte dei pazienti, la debolezza muscolare tende a progredire, causando la morte del soggetto nell’arco di 3-5 anni.
Lo studio, condotto anche in Italia, è stato interrotto prematuramente a causa di un tasso di abbandono estremamente elevato dovuto a morte, gravi effetti collaterali, e a mancanza di beneficio.
Lo studio ha coinvolto 171 persone con sclerosi laterale amiotrofica. Un gruppo di 87 persone ha ricevuto un dosaggio di Litio considerato terapeutico; le rimanenti 84 persone sono state trattate con un dosaggio sottoterapeutico di Litio.
Non è stata riscontrata alcuna differenza tra i due gruppi riguardo alla sopravvivenza e alla durata della grave disabilità.
Su 171 partecipanti, 117 ( 68% ) hanno abbandonato lo studio a causa di morte, effetti collaterali, o inefficacia del farmaco.
Questo tasso di interruzione è due volte superiore a quello osservato in altri recenti studi di terapia della sclerosi laterale amiotrofica.
L’elevato livello di abbandono, assieme alla frequenza relativamente alta di effetti collaterali, solleva seri dubbi sulla sicurezza del Litio nella sclerosi laterale amiotrofica. ( Xagena_2010 )
Fonte: American Academy of Neurology, 2010
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