Le donne sottoposte ad ooforectomia prima della menopausa sono ad aumentato rischio di alterazione cognitiva o demenza


Ci sono crescenti evidenze di laboratorio a favore dell’effetto protettivo dell’estrogeno; nonostante ciò, le evidenze cliniche rimangono scarse e contraddittorie.

Ricercatori della Mayo Clinic a Rochester negli Stati Uniti hanno sudiato l’associazione tra ooforectomia effettuata prima della menopausa ed il rischio di successiva alterazione cognitiva o demenza.

Nello studio sono state incluse tutte le donne sottoposte a ooforectomia unilaterale o bilaterale prima della menopausa per ragioni non di tipo oncologico, che risiedevano a Olmsted County, nel Minnesota, dal 1950 al 1987.

In totale sono state studiate 813 donne con ooforectomia unilaterale, 676 donne con ooforectomia bilaterale e 1.472 donne di riferimento.
Le donne sono state seguite fino all’eventuale decesso o fino alla fine dello studio.

Le donne sottoposte ad ooforectomia unilaterale o bilaterale prima della menopausa hanno mostrato un aumentato rischio di alterazione cognitiva o di demenza, rispetto alle donne del gruppo di controllo ( hazard ratio aggiustato, HR=1,46 ).

Il rischio è risultato più alto in relazione alla giovane età al momento dell’ooforectomia ( test per trend lineare aggiustato p < 0,0001 ).

Dai dati si evince che l’ooforectomia, sia unilaterale sia bilaterale, effettuata prima del sopraggiungere della menopausa è associata ad aumentato rischio di alterazione cognitiva o demenza. L’effetto dipende dall’età. ( Xagena_2007 )

Rocca WA et al, Neurology 2007; 69: 1074-1083



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