L’esposizione occupazionale ai pesticidi, ma non quella domestica, aumenta il rischio di malattia di Parkinson
Le persone che si espongono regolarmente a pesticidi per motivi di lavoro sembrano avere un rischio leggermente più elevato di sviluppare la malattia di Parkinson.
Tuttavia, lo studio condotto presso l’University of Washington a Seattle è stato di dimensioni relativamente piccole e la possibilità che la relazione tra una precedente esposizione a pesticidi e la malattia di Parkinson possa essere dovuta ad un caso non può essere la regola.
Precedenti studi di laboratorio hanno mostrato che alcuni pesticidi sono in grado di danneggiare il cervello.
Le persone che ingeriscono elevate quantità di pesticidi possono andare incontro a crisi convulsive, stato confusionale o coma.
Tuttavia, è meno chiaro quali siano gli effetti cronici delle esposizioni di basso livello.
Lo studio caso-controllo basato sulla popolazione ha avuto come obiettivo quello di analizzare la relazione tra esposizioni a pesticidi e malattia di Parkinson idiopatica.
Hanno preso parte allo studio 250 pazienti con malattia di Parkinson e 388 soggetti sani di controllo.
I partecipanti sono stati intervistati circa la loro esposizione a pesticidi.
E’ emerso che il rischio di sviluppare malattia di Parkinson tra coloro che erano esposti a pesticidi per motivi di lavoro, è risultato quasi doppio.
Per coloro che producono i pesticidi il rischio ( odds ratio, OR ) è stato pari a 2.07; per gli agricoltori, pari a 1.65; per allevatori e agricoltori, 1.10 e per coloro che lavorano nell’industria casearia, 0.88 ).
Non è stata riscontrata alcuna evidenza di rischio riguardo all’esposizione a pesticidi nell’ambiente domestico, sebbene sia stato osservato un aumento dell’odds ratio associato al consumo di acqua durante l’arco della vita ( OR = 1.81 ).
Le percentuali di rischio per gli organofosfati hanno avuto un andamento analogo alla classificazione del rischio da parte dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ( OMS ), con un rischio molto più elevato per il paration che non per diazinon o malation.
Inoltre, sono state riscontrate elevate percentuali di rischio per erbicidi ( OR = 1.41 ) e paraquat ( OR = .1.67 ).
L’esposizione occupazionale a pesticidi ha mostrato una relazione con lo sviluppo di malattia di Parkinson.
Tuttavia, l’assenza di associazione con le esposizioni domestiche e le deboli relazioni con l’esposizione di tipo rurale indica che i pesticidi non svolgono un ruolo eziologico importante in questa popolazione.( Xagena_2005 )
Firestone JA et al, Arch Neurol 2005; 62: 91-95
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