Malattia di Alzheimer: l’insulina sembra proteggere le sinapsi dalle proteine tossiche


I farmaci impiegati per mantenere il diabete sotto controllo possono anche proteggere le connessioni nervose alla base della memoria dalle proteine correlate alla malattia di Alzheimer.

Ricercatori della Northwestern University hanno trattato i neuroni dell’ippocampo, uno dei centri della memoria, con Insulina e con il farmaco antidiabete Rosiglitazone ( Avandia ).

È stato osservato che l’insulina protegge le sinapsi dalle proteine tossiche, denominate ligandi diffusibili derivati da beta-amiloide ( ADDL ).

La scoperta che l’insulina può rallentare o prevenire la perdita di memoria correlata all’Alzheimer porta elementi a sostegno della teoria che la malattia possa essere causata da un terzo tipo di diabete.

È stato dimostrato che le cellule nervose necessitano d’insulina per sopravvivere e un calo dei livelli d’insulinemia può danneggiare le cellule del cervello.
Si ha perdita di memoria nel caso in cui le cellule localizzate nell’ippocampo vadano incontro a morte.

I Ricercatori americani hanno trovato che l’insulina previene il processo mediante il quale i ligandi ADDL si attaccano alle connessioni tra le cellule nervose, pertanto proteggendole dal danneggiamento.
È stato anche osservato che l’aggiunta di Rosiglitazone a un farmaco insulino-sensibilizzante, produce effetti protettivi.
La sensibilità all’insulina può declinare con l’avanzare dell’età. ( Xagena_2009 )

Fonte: Proceedings of National Academy of Sciences, 2009



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XagenaFarmaci_2009